La filosofia di Tiziano Ferro
Nopinion Leader
Di ragazzine urlanti e piangenti non ce n'erano troppe nel prato dello Stadio Dall'Ara, ma semplicemente perché oggi le fan sfegatate, che ai tempi di Rosso Relativo si sentivano nel petto tutte come Paola, si nascondono dietro sobri abiti da trentenni e look familiari da madri premurose. In fin dei conti di tempo ne è passato parecchio da quando Tiziano Ferro, considerato dalla critica poco più che una trovata discografica acchiappa ormonate, chiedeva Xdono sul palco di Top of the Pops ogni sabato pomeriggio. Esattamente sono trascorsi 14 anni, 5 album, un best of, molti singoli in vetta alle classifiche, 2 libri e una chiacchierata con papà. Fa sorridere, infatti, ripensare oggi a chi lo considerava poco più che un Paolo Meneguzzi qualsiasi, specialmente dopo averlo visto sul palco di questo sovraffollato tour estivo.
Dopo la tappa bolognese e il weekend di fuoco a San Siro, Tiziano si appresta a scaricare l'ingombrante scenografia del suo concerto allo stadio Bentegodi di Verona. Un palco imponente con ledwall giganti, video spettacolari, effetti speciali, braccia meccaniche, insomma tutto quello che serve a fare volare Tiziano, ma volare sul serio. Uno spettacolo coinvolgente, che trova il suo centro nella scaletta dei brani che il cantante esegue sul palco, tra cambi di look e spogliarelli improvvisati. Ferro, infatti, i suoi più grandi successi li canta proprio tutti, facendo la gioia dei fan che possono finalmente cantare a squarciagola i testi studiati lungamente per anni (ne approfitto per fare i complimenti al tizio che si trovava di fianco a me, perché, sorvolando sull'intonazione, era veramente preparato su ogni brano). Da sere nere a lo stadio, da alla mia età a la differenza tra me e te: Tiziano le canta tutte, per non deludere nessuno, perché a lui piace veramente accontentare i suoi fan e se potesse li ringrazierebbe tutti, uno ad uno, all'uscita dallo stadio. Sì, è vero, sono cambiate tante cose in questi 14 anni, ma Tiziano è ancora il ragazzo un po' imbranato che tra uno "scusa" e un "grazie" provava a simulare qualche mossetta da boy band anni 90 (cosa che tra l'altro continua a fare anche oggi). Può anche simulare un sexy strip in controluce sul palco, ma dentro gli resta ancora tutta la modestia del ragazzone sovrappeso che sognava di fare il cantante.
Ricordare l'esordio di Tiziano viene più che naturale dopo un concerto che suona tanto come la spettacolarizzazione pienamente riuscita di un classico punto della situazione della carriera (o della vita). Si ha proprio la sensazione di essere in uno di quei momenti dove ci si ferma un attimo, magari davanti ad un tramonto e si ripensa a quello che è stato, ai momenti belli, a quelli più brutti o a quelli di stallo. Tiziano lo fa, si guarda dentro (e guarda indietro) non da solo, ma davanti a milioni di parsone e non ha paura di dire grazie. Le parole sono poche, i brani sono il centro, e basta i testi delle sue hit di successo per ritornare indietro con la mente. Ci racconta la sua vita in maniera onesta e diretta, terribilmente vera. Si ferma, guarda in basso, si copre gli occhi che pian piano si bagnano di qualche lacrima e capisci che quello che fa lo sente per davvero. Un uomo felice del presente che non ha paura di commuoversi (alla sua età) ripensando al passato: questo è Tiziano sul palco.
"Tiziano Ferro è il mio filosofo preferito" esclama sull'onda dell'euforia la mia amica Federica, grande fan di Titti (diminutivo amicale da vero appassionato) proprio come me, mia sorella Ilaria e almeno altre 30 mila persone che erano in quello stadio. Un affermazione sicuramente forte, dettata dall'istinto e dall'entusiasmo del momento, ma con un grande fondo di verità. Se ci pensiamo bene chi potrebbe formulare frasi come "geometria degli angoli nascosti, nostri" se non un filosofo moderno? Un filosofo dell'amore, che con l'amore si è scontrato, confrontato e ci ha fatto a botte, ma soltanto per arrivare a dimostrarci che è una cosa semplice.
"La mia vita, mi fa perdere il sonno, sempre"
"Dicono che mi servirà, se non uccide fortifica"
Avete presente le quindicenni instabili che, durante il concerto del loro cantante preferito, sono tutte urletti, saltelli, sbracciamenti, pianti e che fra una canzone a l'altra si mettono entrambe le mani sul cuore e urlano "Grazie Cantante Preferito, ti amooo"? Ecco, io mi sentivo esattamente così durante la tappa bolognese del tour negli stadi di Tiziano Ferro (almeno interiormente). Avrei voluto saltare più in alto, muovere le braccia più velocemente, urlare più forte, ma l'età, la reputazione e la consapevolezza dell'imbarazzo che avrei creato intorno a me mi hanno dato la forza di nascondere, in maniera più o meno riuscita, il mio tumulto interno, salvandomi dall'essere scambiato per un'accanita directioners con la barba.
Dopo la tappa bolognese e il weekend di fuoco a San Siro, Tiziano si appresta a scaricare l'ingombrante scenografia del suo concerto allo stadio Bentegodi di Verona. Un palco imponente con ledwall giganti, video spettacolari, effetti speciali, braccia meccaniche, insomma tutto quello che serve a fare volare Tiziano, ma volare sul serio. Uno spettacolo coinvolgente, che trova il suo centro nella scaletta dei brani che il cantante esegue sul palco, tra cambi di look e spogliarelli improvvisati. Ferro, infatti, i suoi più grandi successi li canta proprio tutti, facendo la gioia dei fan che possono finalmente cantare a squarciagola i testi studiati lungamente per anni (ne approfitto per fare i complimenti al tizio che si trovava di fianco a me, perché, sorvolando sull'intonazione, era veramente preparato su ogni brano). Da sere nere a lo stadio, da alla mia età a la differenza tra me e te: Tiziano le canta tutte, per non deludere nessuno, perché a lui piace veramente accontentare i suoi fan e se potesse li ringrazierebbe tutti, uno ad uno, all'uscita dallo stadio. Sì, è vero, sono cambiate tante cose in questi 14 anni, ma Tiziano è ancora il ragazzo un po' imbranato che tra uno "scusa" e un "grazie" provava a simulare qualche mossetta da boy band anni 90 (cosa che tra l'altro continua a fare anche oggi). Può anche simulare un sexy strip in controluce sul palco, ma dentro gli resta ancora tutta la modestia del ragazzone sovrappeso che sognava di fare il cantante.
"Tiziano Ferro è il mio filosofo preferito" esclama sull'onda dell'euforia la mia amica Federica, grande fan di Titti (diminutivo amicale da vero appassionato) proprio come me, mia sorella Ilaria e almeno altre 30 mila persone che erano in quello stadio. Un affermazione sicuramente forte, dettata dall'istinto e dall'entusiasmo del momento, ma con un grande fondo di verità. Se ci pensiamo bene chi potrebbe formulare frasi come "geometria degli angoli nascosti, nostri" se non un filosofo moderno? Un filosofo dell'amore, che con l'amore si è scontrato, confrontato e ci ha fatto a botte, ma soltanto per arrivare a dimostrarci che è una cosa semplice.
Tiziano Ferro è amatissimo anche dalla comunità di citazionisti italiani, da anni ormai impegnata a saccheggiare selvaggiamente i testi del cantante di Latina, proprio perché nelle sue canzoni si trovano frasi adatte a descrivere ogni fase dell'amore, l'argomento preferito dalle persone dal "cit." facile. Aforismi.it, Frasette.net e PensieriniBelli.com non possono più fare a meno dei suoi versi, densi ed enigmatici, intensi ed ermetici, ma nel quale è sempre facile ritrovare un po' di sé stessi e rispecchiare la propria vita. Quindi, per avvalorare la tesi della mia cara amica che in Titti trova qualcosa di filosofico, ho deciso di regalarvi, nel finale dell'articolo, tutte le migliori citazioni dei suoi più grandi successi, direttamente da copiare e condividere selvaggiamente.
Attenzione: se siete in un momento difficile della vita, se la vostra relazione non va a gonfie vele o se il vostro cane sta male, vi consiglio vivamente di fermarvi qui e di non leggere oltre. Ciò che segue ha un alto contenuto depressivo, può causare lacrimazione improvvisa e pesantezza allo stomaco, quindi si sconsiglia la lettura ai deboli di cuore (le frasi più forti sono comunque già state censurate).
Attenzione: se siete in un momento difficile della vita, se la vostra relazione non va a gonfie vele o se il vostro cane sta male, vi consiglio vivamente di fermarvi qui e di non leggere oltre. Ciò che segue ha un alto contenuto depressivo, può causare lacrimazione improvvisa e pesantezza allo stomaco, quindi si sconsiglia la lettura ai deboli di cuore (le frasi più forti sono comunque già state censurate).
Le dieci migliori citazioni di Tiziano Ferro:
"Mentre felice piango"
L'ultima notte al mondo
La differenza tra me e te
Sere Nere
"Ti guardo fisso e tremo, all'idea di averti accanto e di sentirmi tuo soltanto"
"Ti guardo fisso e tremo, all'idea di averti accanto e di sentirmi tuo soltanto"
Imbranato
"Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti"
"Sono un grande falso mentre fingo l'allegria, sei il gran diffidente mentre fingi simpatia"
"Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti"
Il sole esiste per tutti
"Accettammo l'amore che meritiamo di pensare o pensiamo di meritare. Per questo a volte ci facciamo così male"
Incanto
"Sono un grande falso mentre fingo l'allegria, sei il gran diffidente mentre fingi simpatia"
Alla mia età
"L'amore va veloce e tu stai indietro"
"L'amore va veloce e tu stai indietro"
Indietro
"Ho passato tanti anni in una gabbia d'oro. Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero"
E fuori è buio
"In amore vince chi fugge… Io no!"
"In amore vince chi fugge… Io no!"
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