Faccia di... bronzo

Nopinion Leader

Da quando Lady Gaga ha venduto più di 10 milioni di copie con la sua hit Poker Face, sembra che avere la faccia di bronzo sia diventato uno stile di vita culturalmente accettato. Essere abili nel dire bugie, senza causare la minima alterazione del proprio volto, è ormai un'arte desiderata dai più.
Attenzione: questo è un articolo d’indignazione sociale e come tale contiene un linguaggio forte (tipo sedere e cacca, però detto in modo più volgare) quindi si sconsiglia ai soggetti più sensibili di continuare la lettura.

Il termine faccia di bronzo, da non confondere con il più scurrile faccia di culo (anche se le due tipologie di volto, spesso, convivono nella stessa persona) indica un soggetto in grado di non perdere l’aplomb anche in circostanze compromettenti, una persona sfrontata, spudorata e sfacciata, in grado di fare cose riprovevoli senza provare il minimo rimorso. Un abile bugiardo, insomma, di quelli che riescono a guardarti negli occhi, dire un mucchio di falsità, prenderti per i fondelli e mantenere un’espressione imperturbabile, proprio come quella dei Bronzi di Riace. Non una ruga, non un rossore, non un tic nervoso o un’improvvisa sudorazione della fronte: una perfetta faccia di metallo che metterebbe in seria difficoltà anche Lightman nello scovare chi mente. Leggendo questa breve descrizione del "faccia di bronzo medio" sono certo che vi sia già venuto in mente qualcuno, magari un conoscente, un nemico o un parente, ma voglio comunque mettervi in guardia, raccontandovi di un mio incontro ravvicinato con un portatore insano di viso in lega di rame e stagno.

Qualche settimana fa ero nel parcheggio di un noto centro commerciale dell’Emilia con un paio di amici. Eravamo allegri e spensierati, proprio come in ogni pomeriggio di shopping inutile che si rispetti. Improvvisamente, però, qualcosa ha cambiato le sorti della giornata: una macchina sfreccia a tutta velocità dietro le nostre teste e, senza frenare adeguatamente, si butta dentro un parcheggio facendo un gran baccano (in poche parole una parcheggiata aggressiva). Fin qui non ci sarebbero particolari problemi, se non un’evidente effrazione dei limiti di velocità, ma in fondo si sa, se non si è abbastanza veloci è un attimo perdere l’offerta dello sbuccia patate a 0,99. 

Il guidatore selvaggio, però, nel fare il suo parcheggio a tutta velocità, ha dimenticato di prendere bene le misure, colpendo in pieno la fiancata della macchina posteggiata lì accanto. Per dare soddisfazione all’anziano guardone che è dentro ognuno noi, ci siamo fermati, con le braccia riposte dietro la schiena, per osservare la reazione del rapido conducente che, per risparmiare quindici secondi della sua preziosa giornata è rimasto vittima della sua stessa fretta. Il pilota era una donna (tranquilli, non voglio soffermarmi sul cliché “donne al volante”) che, scesa dall'auto,  ha fatto quello che una persona fiduciosa nella bontà della gente come me, proprio non si aspetta. La signora, infatti, si è guardata bene dal fermarsi a controllare lo stato dell'altra macchina, ma si è subito diretta, con la medesima fretta, verso l'ingresso del centro commerciale.

Che cosa? Sta veramente facendo finta di nulla? Non ci ho più visto, dovevo dirle qualcosa:
“Signora, ha toccato la macchina a fianco”
Lei si ferma, si volta verso di me, mi guarda dritto negli occhi e… ecco il mio incontro ravvicinato con una faccia di bronzo:
"Cosa?"
 Formulo nuovamente la domanda e lei impassibile mente:
“Mi sembra molto strano visto che io da dentro la macchina non ho sentito nulla”
Non contenta continua ad ostentare la sua faccia di metallo:
"Non so proprio di cosa state parlando"

Capite bene che, in circostanze come questa i confini tra faccia di bronzo, faccia da schiaffi e faccia di merda sono molto labili. Come si può mentire guardando negli occhi un'altra persona? Forse dovrei fare un po' di allenamento anche io, per imparare a controllare gli effetti collaterali che il mio corpo mette in atto ogni volta che provo a mentire, quali rossore del volto, tremolio delle mani e accelerazione del battito cardiaco. Anche se dire la verità e prendersi le proprie responsabilità non è poi così brutto, vero signora?

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