Io ti amavo, poi ti hanno intervistato


Molto spesso viviamo le relazioni con gli occhi foderati di prosciutto (o altri affettati a nostra scelta) e ogni giorno che passa siamo sempre più convinti di aver trovato la persona della nostra vita. Poi ecco che capita l'impensabile: scopriamo che la nostra amata ha un drago tatuato sulla schiena, che il nostro partner vota Salvini, che la ragazza con cui stiamo uscendo non si depila le ascelle o che il nostro fidanzato è un fan accanito di Caterina Balivo. Davanti a fatti come questi non si può fare finta di niente e allora abbiamo tutte le buone ragioni per troncare il rapporto. Io ti amavo… poi ho scoperto che leggi Comò Mag.

Questo è il punto di partenza dei ragazzi di Io ti amavo, che attraverso le loro grafiche postate su Facebook e Twitter ci spronano a trovare scuse innovative per lasciare (di stucco) la persona che amiamo, anzi amavamo. Un'idea semplice, diretta e molto divertente, nata dalle menti di quattro ragazzi, Veronica, Gaspare, Alessandra e Milena che abbiamo deciso di intervistare per La Settimana dell'Amore, qui sul Comò. 

Chi si nasconde dietro le vostre divertenti grafiche rosso acceso? 


Gaspare: Ciao ComoMag, e grazie per questa domanda che ancora non ci aveva fatto nessuno. In realtà siamo venuti allo scoperto da un bel pezzo e le nostre foto segnaletiche sono appese in bella vista alle pareti degli uffici della Digos. Io, ad esempio, sono la controfigura di Sara Tommasi e nella vita faccio la controfigura di Sara Tommasi (è uno di quei casi in cui vita personale e vita professionale sono molto intrecciate tra loro). È un lavoraccio brutto, però dovrebbe farvi capire tante cose. 

Veronica: Io sono solo una diversamente social e cresciuta un po’ nerd. Il mio alter ego ha una laurea in scienze economiche, ma voleva fare l'anatomopatologo. E poi ci sta quella gran fica di Milena (si può dire fica?), che è più accesa delle sue creazioni. 

Milena: Non mi ero accorta fossero rosse accese, io avevo in mente solo un organo asfittico e una mano poderosa che lo stringe... 

Alessandra: E poi ci sono anche io! Ciao! Noi siamo un gruppo di ragazzi che no, cioè, sta fondando una comunità agricola nelle vicinanze di Città della Pieve, cioè, come alternativa all'inquinamento urbano, cioè, inteso non soltanto come scorie. Se ci volete fare un'offerta anche simbolica... 

Che cosa c'è nel vostro cassetto del Comò? 


Veronica: Un vibratore, preservativi e tanti occhiali da vista. I sogni li ho spostati nel cassetto del comodino, ma non riesco più ad aprirlo. 

Milena: Io ho una mano che vien fuori dal comò, anche da quello immaginario.

Alessandra: Io guardo il mondo dal divano, mi hanno detto che c'è vita oltre le mie ciabatte. Ogni tanto mi affaccio. 

Gaspare: Io non ho un comò. I miei letti sono pezzi di gommapiuma sul pavimento, i miei armadi sono pile di cassette della frutta rubate. Nella vita ho abitato con bancari attendati, cultori della tintarella albina, pippatori di gas esilarante, attricette nevrasteniche, ciucciatori d’acido, coltivatori di funghi allucinogeni, bazzicatori di postriboli, ciccioni telematici, integraliste del separatismo lesbico e giapponesine ermetiche in tenuta tigrata [cit]. Ora il mio sogno è che il mio pusher non mi abbandoni mai più.


Come è nata questa idea? Dopo un grande numero di storie d'amore finite male?


Veronica: Nasce guardandosi intorno. Quante piccole cose vi infastidiscono in un essere umano? e in tanti esseri umani? Nasce così, dalle piccole cose che non sopporto. 

Milena: Questa era l'idea, questa è la fine della storia. E mica finisce male. Finisce. O non comincia per nulla. 

Gaspare: Il punto è che una volta eravamo tutti dei ferventi cristiani. Poi Gesù è morto. Quello che voialtri pensate sia risorto, in realtà, è Paul McCartney. Da allora non ci siamo più ripresi e abbiamo creato Io Ti Amavo. 

Alessandra: Paul is dead, io sto così così. 

Io ti amavo, poi ti ho intervistato. Non avete paura che i vostri fan, dopo questo articolo, possano smettere di amarvi improvvisamente?


Alessandra: Ma perché, avevano iniziato?

Veronica: Ma infatti non mi spiego perché dovrebbero amarci. Siamo delle brutte brutte persone.

Milena: Sti fan... vanno via dopo una serie di semplici domande e innocue risposte.

Gaspare: Avvisiamo comunque i nostri ipotetici fan che Como Mag, in passato, ha pubblicato un articolo in favore dei risvoltini ai pantaloni. Se volete odiare qualcuno, sapete chi scegliere.



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