Fotografie su ballatoi
La stretta via Due Gobbi di Reggio Emilia non è mai stata così tanto affollata come in questo periodo e il suo Atelier al civico n°3 è ormai diventata una meta obbligata per il pubblico di Fotografia Europea. Negli stretti corridoi e piccole stanzette di una delle sedi espositive più suggestive, si radunano appassionati d'arte e di fotografia, ma anche giovani instagram-addict che non possono trattenersi dallo scattare la #picoftheday sui ballatoi che si affacciano sul cortile interno (vera social-tendenza del momento).
Una location suggestiva dove si respira arte a pieni polmoni, ma non quella gridata, prestigiosa o ostentata, ma un'arte di strada, fatta di piccoli studi, confusione, libera creatività e colori vivaci. Camminando all'interno dell'atelier, un collettivo d'artisti, creativi e operatori culturali con diverse passioni, ci si dimentica per un attimo di essere a Reggio Emilia e la mente va immediatamente a quella Parigi immaginaria fatta di vie strette, giovani pittori, botteghe, mansarde, musica e pezzi d'antiquariato.
L'atelier, in occasione di Fotografia Europea, ospita tra scantinati, ballatoi, scale e i piccoli studi degli artisti, un grande numero di scatti. Piccole mostre fotografiche del circuito OFF che riempono ogni angolo dell'incantevole sede espositiva. Se ancora non ci siete stati vi consigliamo di metterlo tra le vostre priorità (subito dopo dormire e nutrirvi), ma nell'attesa ecco un piccolo tour virtuale tra i fotografi che più ci hanno colpito.
"I corridoi mi hanno sempre attratto come soggetto fin dall’infanzia, a volte, quelli bui, mi trasmettevano un po’ di paura, mentre, quelli ben illuminati, mi inducevano a correre, a scivolare. L’ordine che ho cercato di sviluppare, durante la scelta, e’ stato quello di considerare i corridoi che mi trasmettevano sensazioni, emozioni".
Racconta Enrico Barbieri che espone la sua mostra "Rimettere in fila i corridoi" sulle pareti di una scalone che porta al secondo piano.
"Questo lavoro del riordino dei corridoi non ha avuto una genesi ponderata, ha avuto, certamente, uno sviluppo, non ha ancora raggiunto una conclusione, continua l’ispezione e la raccolta di sensazioni, confido di continuare in questo percorso narrativo".
Poi capita di incontrare un'allegra signora di mezza età che con un grande sorriso stampato in faccia non ce la fa proprio ad abbandonare la stanza in cui espone i suoi scatti, anche se lascia intendere che a malincuore dovrebbe proprio andare. "Che cosa vedi in questa foto?" chiede tutta contenta ai passanti "Senza pensarci eh, così di getto". Ci prestiamo anche noi al simpatico gioco e scopriamo che dietro alle immaginarie montagne, grotte e ragnatele che eravamo convinti di vedere raffigurate nelle fotografie in realtà si nascondeva solo pane. "Anche l'elemento più semplice ed umile lavorato dall'uomo, come il pane, conserva in sè l'impronta della Madre Terra" Saremmo rimasti ore ad ascoltare Camilla Biella che, piena di passione e gioia, ci raccontava le sue fotografie.
Siamo rimasti affascinati dagli scatti notturni di Pietro Millenotti con "E di notte tremo ancora", dai suggestivi "Ritratti ibridi" di Anna Mainenti esposti nel cortile interno, dal vecchio contadino protagonista delle fotografie di Sandro Pezzi e dalle bianchissime spiagge di Niccolò Cozzi nelle quali vorresti immediatamente andare in vacanza, almeno fino a quando non scopri che sono formate da scarichi di industrie chimiche. Tra i tanti, sono infatti più di trentacinque i fotografi che espongono qui, vi lasciamo anche i nomi di Gianluca Micheletti e Valeria Reverberi, che rispettivamente con loro "Sandland - Sharm El-Sheike" e "Cuore Cubano" meritano sicuramente una visita.
Se ancora non vi abbiamo convinto a fare un giro all'Ateliers ViaDueGobbiTre, sicuramente ci riusciranno gli scatti dei nostri amici di instagram. Ecco le migliori foto della suggestiva location, ormai meta prediletta dagli instagrammer di fotografia europea. Aspettiamo anche le vostre foto sui ballatoi del cortiletto interno.
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