In bilico tra Sogno e Realtà


Nopinion Leader


Investire sui propri sogni o lasciarli ben riposti nel cassetto del Comò? Volare con la mente o restare con i piedi per terra? Crediamo sia più giusto seguire la filosofia alla Glee don’t stop believing o arriva un momento in cui dobbiamo metterci il cuore in pace e volare basso?


Qualche settimana fa, avevo iniziato a scrivere un articolo su giovani e futuro (per fare l’impegnato, che non guasta mai), cercando di rispondere a domande come quelle scritte sopra. Davanti a questo bivio, però, mi sono trovato in difficoltà, probabilmente perché neppure io ho le idee così chiare su quale sia il giusto equilibrio tra sogno e realtà.

Così, invece che ricercare una risposta su yahoo answer (e scriverla qui fingendo che fosse mia) ho deciso di contattare alcuni giovani di età, studi, scelte, città, interessi e passioni diverse, nella speranza che i loro punti di vista potessero aiutarmi a fare un po’ di chiarezza. Quindi, oggi, non ascolteremo le mie non-opinioni (siete fortunati), ma quelle di sei ragazzi che faranno i nopinion leader al mio posto. Ho fatto a tutti le stesse due domande:
  1. Domanda di fantascienza: Se oggi ti offrissero un contratto a tempo indeterminato (non ridere) per un lavoro che, però, non rappresenta esattamente quello che vorresti fare, tu che cosa risponderesti?
  2. Inseguire i sogni o restare con i piedi per terra? Pensi sia più giusto non smettere mai di crederci o volare basso e non costruire castelli in aria? 
Ho 18 anni, vivo a Torino e nella vita faccio la cantante. 

1. Dipende dalla felicità che questo lavoro, nonostante non rappresenti ciò che vorrei fare, mi porta nel momento in cui lo pratico. Tutto, se fatto con serietà, positività e felicità diventa gradevole. 

2. Penso che ci voglia equilibrio tra le due cose, si può benissimo inseguire un sogno restando però lucidi e con i piedi per terra: tanto olio di gomito, obiettività e voglia di spaccare il mondo!

Francesco Balbini
Ho 28 anni. Vivo a due ora da Los Angeles, a Palm Springs. Non so cosa faccio nella vita, ma di sicuro faccio tante cose. 

1. Mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato a giugno, ma avevo già deciso di lasciare il paese a settembre. Ho fatto tutto quel che dovevo fare. Alla fine: 1500 euro. Penso che onestamente valgo più di un semplice supervisore. Quindi ho detto: No grazie. 

2. Penso sia giusto fare quello che ognuno di noi sente di fare. L'importante è farlo con consapevolezza. Perché io ho 28 anni oggi e non voglio accontentarmi. Costruisco un sacco di cose, poi le cambio, forse le cancello. Anche castelli. Indi per cui sogna ragazzo sogna, ci sono posti bellissimi nel mondo e tante persone speciali da conoscere. 
Ho 23 anni. Vivo in provincia di Reggio Emilia. Studio Farmacia a Rimini. 

Sono per la scelta del lavoro a tempo indeterminato...lavorare come dicono i napoletani significa faticare, quindi non credo esista un lavoro da favola...anche se adesso che abbiamo tutte le pance piene a nessuno di noi va tanto di faticare e i lavori più quotati sono le fashion blogger o i calciatori. Poi io penso che i vincenti siano gli umili e non chi si creda speciale e per questo vuole per sé un lavoro speciale. Ogni lavoro è importante e ormai di questi tempi è più utile uno spazzino di un politico. Basta mettere il cuore in quello che si fa e questo diventa prezioso e d'aiuto per la società.
Mi disgusta l'ambizione e chi s'impegna per il fine di un voto o per i soldi. In questo mondo in cui si gareggia per arrivare primi, diventare manager, campioni e potenti, in cui la gente pensa di essere tanto padrona della vita tanto da poter decidere essa stessa l'inizio e la fine di questa, mi piace che qualcuno abbia detto che gli ultimi saranno i primi.


"Sogna ragazzo sogna!", "Accetta il lavoro!", "Spacca il mondo!", queste prime tre risposte mi hanno già mandato in confusione! Che fine hanno fatto i giovani di oggi tutto "bella", "boh" ed emoticons a vanvera? Meglio prendersi una pausa di riflessione e continuare la settimana prossima, quando ascolteremo i pensieri di altri tre ragazzi e proverò a tirare le somme (se sarò in grado, ma non lo assicuro). Intanto ringrazio di cuore Cixi, Francesco e Caterina per aver condiviso sul Comò i loro pensieri.

Nella prossima puntata (tattica per fidelizzare il pubblico): conosceremo una giovanissima pasticcera, molto dolce, molto bene; un attore diventato famoso per merito di suo zio Gianni; uno studente dentro, esperto di civiltà orientali e ristoranti cinesi. Avete capito di chi sto parlando?

La ricerca dell’equilibrio tra sogno e realtà continua

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