La vita sofferta dei puntuali
Pigiama Party
L'altro giorno avevo un appuntamento con una persona, dovevamo incontrarci alle 19 per un aperitivo veloce, parlare di alcune cose e poi saremmo entrambi dovuti andare in giro per altri impegni.
Detto questo, di solito quando so che devo arrivare a una certa ora in un posto comincio a stare sull'attenti e a fare il conto alla rovescia da circa 2/3 ore prima.
E non perché io sia felicissima e trepidante e la mia voglia di andarci sia tanta, anzi questo mi capita anche quando la cosa da fare non è proprio il massimo per me.
Però no so cosa farci, è così e basta…la mia psicologa immaginaria mi direbbe: "Questo è il tipico atteggiamento di chi soffre di ansia anticipatoria, da prestazione e del giudizio altrui".
Io gli risponderei: "Grazie ciccia, adesso posso andare che fra 4 ore e 25 devo essere al corso di uncinetto?".
Tornando al racconto..mi sono appunto preparata e organizzata per essere alle 19 all'aperitivo. Arrivo esattamente alle 18 e 57… e per non far vedere che sono arrivata in anticipo faccio un giro per cercare un parcheggio un po' più lontano e guadagnare un po' di tempo. Non voglio arrivare alle 19 e 00 perché sembrerei troppo spaccata..quindi arrivo al luogo dell'incontro alle 19 e 02, mi sento troppo soddisfatta di questo orario perfetto!
Mi siedo e aspetto.
Alle 19 e 05 comincio a guardarmi intorno, sono allegra e aspetto a ordinare perché mi sembra scortese iniziare a bere da sola.
Sono le 19 e 11 e ordino uno spritz…al massimo dopo ne prenderò un altro.
Alle 19 e 15 mi sento un po' sfigata…seduta ad un tavolino ad alcolizzarmi in solitaria.
Alle 19 e 22 mi sento terribilmente sola e abbandonata.
Vorrei mandare un messaggio per sollecitare o magari per sapere se è successo qualcosa! Ma mi trattengo, non vorrei sembrare pesante.
Finalmente alle 19 e 26 la persona in questione arriva, tutta frizzante e sorridente.
Mi saluta come se niente fosse e mi chiede come sto. "Bene!" rispondo, ma vorrei tanto spaccargli il piattino delle noccioline in testa! Poi però ovviamente questa ira repressa mi passa e mi metto a chiacchierare tranquillamente.
Amici ritardatari, io vi voglio bene…davvero! Però almeno quando arrivate chiedete scusa, perché chi vi ha aspettato ha sofferto!
E come dice uno dei miei scrittori preferiti, Stefano Benni:
"La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate".
:)
Ciao, Buona Giornata!
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