Meglio soli (e le balle dei single)

Nopinion Leader


Ogni anno ci raccontano che la giornata di San Valentino va trascorsa con qualcuno che amiamo, mangiando Baci Perugina e lanciando in aria petali di rose rosse senza spine. Questo non è vero. La festa dedicata agli innamorati, ci dimostra, in realtà, quanto sia molto meglio essere soli. Prima di continuare è doveroso che sappiate che questo articolo è stato scritto da un Single, ovvero io. Il Single è una specie umana tremendamente abile nel raccontare e nel raccontarsi un sacco di balle. 


Il 14 Febbraio avere un compagno o una compagna è una grandissima sfiga e se, per caso, abbiamo la fortuna di poterlo passare da soli non possiamo che essere contenti. La festa del Cupido dalle piccole ali, ma dal grande dardo, si può trascorrere anche semplicemente con se stessi, al grido di "meglio soli che mal accompagnati!". Uno dei cavalli di battaglia del Single, rigorosamente pronunciato con un sorriso falso e le mani che prudono. 

Non essere in coppia permette di passare la giornata di San Valentino molto più serenamente. Per prima cosa non dobbiamo comprare il regalo e questo ci semplificherà la vita. Avete presente quelle ore passate a cercare l'oggetto perfetto? Semplice, ma non banale, personale, ma non troppo impegnativo? Dimenticatele. Il Single non deve comprare nulla e quindi può evitare di farsi paranoie sulla possibilità che il regalo non piaccia. 

Essere da soli nella giornata degli innamorati permette anche di evitare quelle fastidiose cene a lume di candela, che, ammettiamolo, non si vede mai nulla. Con quella luce soffusa potresti mangiare il centro tavola convinto di sgranocchiare grissini bio ai cereali. Poi c'è chi ingerisce qualsiasi cosa per cercare di placare la disperazione da solitudine, ma questa è un'altra storia di cui al Single non piace parlare. 

Vogliamo poi tirare in ballo l’obbligo di essere carini e teneri per tutto il giorno? Gli innamorati, a San Valentino, sono talmente sdolcinati che dal naso, invece che moccolo e caccole, perdono miele mischiato a gocce di cioccolato. Chi è solo, invece, alla dolcezza dello zucchero preferisce l’acidità del limone. 

Il Single, inoltre, ha la grande fortuna di non dover dividere il letto con nessuno. Da soli si sta molto più larghi e si possono anche tenere le calze di lana quando si ha freddo ai piedi. Gli innamorati, invece, devono scomodamente condividere il materasso con il partner, prendendo posizioni ben peggiori di quelle che siamo obbligati ad assumere sugli autobus negli orari di punta. 

La cosa più brutta che può capitare, poi, è quella di essere lasciati proprio nella giornata dell’amore. Ciò capita inevitabilmente ogni anno a qualcuno e le statistiche dicono che si tratta di un botta molto forte dalla quale non è semplice rialzarsi. Ovviamente il single è al sicuro, chi può lasciarlo? 

Quindi non piangiamoci addosso se per caso passeremo la serata di San Valentino da soli ed evitiamo gesti sconsiderati come comprare un biglietto per Cinquanta Sfumature di Grigio. Tutto questo, infatti, dimostra chiaramente che non è poi così male essere single. Dato che mancano ancora un paio di giorni a San Valentino, se qualcuno volesse invitarmi ad uscire sarei disposto a rimangiarmi tutto e ad assumermi il risciò di non stare da solo. Contattatemi sui Social, tanto li ho tutti, anche Pinterest. Astenersi perditempo.


Vi lascio con questa breve storia sulla giornata di San Valentino, animata da Eoin Duff, con l'augurio di non sentirvi mai come il povero protagonista.


2 commenti:

  1. "Se non sei la ragazza di nessuno, non sarai mai la ex ragazza di qualcuno" Samantha Jones :)

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    1. Samantha è sempre stata molto saggia effettivamente...

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